Circa il 40% delle specie di piante esistenti sulla terraferma e’ a rischio per i cambiamenti climatici. Lo indica lo studio condotto dal gruppo dell’Universita’ americana dell’Arizona coordinato da Brian Enquist, pubblicato sul numero speciale della rivista Science Advances per la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima 2019, la Cop25.
Si tratta di piante abituate a climi stabili e quindi piu’ vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. “Quando parliamo di biodiversita’ globale non abbiamo in realta’ una percezione esatta del numero di specie di piante della terraferma, ma solo una buona approssimazione”, osserva Enquist. Lo studio e’ basato su 10 anni di catalogazione delle specie vegetali che vivono sulla terraferma: un gruppo di 35 ricercatori ha condotto circa 20 milioni di osservazioni dalle quali ha dedotto che sulla terraferma esistono circa 435.000 specie di piante. “Il valore vicino al 40% – ha detto Enquist – e’ molto piu’ alto di quanto ci aspettassimo”.
In questo modo, ha rilevato il ricercatore, “abbiamo provato a capire la natura di questa biodiversita’ vegetale e, soprattutto, come cambiera’ in futuro. Alcune di queste piante sono infatti diffuse in diversi territori, altre invece – ha precisato – sono straordinariamente rare” in quanto sono state osservate complessivamente meno di cinque volte. “Molte di queste piante – ha concluso – sono adesso minacciate dalle attivita’ umane, come l’agricoltura, lo sviluppo
delle citta’ e il consumo di suolo”.