Poker e Blackjack sono due dei principali giochi di carte, nel mondo del gambling, e sono anche i più apprezzati dai player italiani. Possono entrambi contare sul fascino di una tradizione molto antica, e sul fatto che possono essere giocati non solo sui “tavoli fisici”, ma anche online, per merito delle sale da gioco digitali. Ma c’è un fattore da tenere a mente: il poker e il blackjack si rivolgono sostanzialmente a due fasce di pubblico diverse.
In sintesi, hanno delle meccaniche e delle regole che potrebbero non adattarsi a tutti i gambler. Vediamo, dunque, di approfondire il discorso in merito alle differenze principali tra i giocatori dell’uno e dell’altro passatempo.
Una questione di regole
Le regole del blackjack sono molto stringenti, quindi non esistono particolari “scappatoie” per avere la meglio sugli avversari. L’unica vera strategia, fra l’altro resa illegale dai casinò fisici e assolutamente impraticabile nei casinò online, è il conteggio delle carte. Ma nelle sale da gioco digitali, come anticipato, non è possibile farlo, perché ad ogni mano il mazzo viene rimescolato dal software.
Nei casinò classici, invece, se un giocatore conta le carte verrà segnalato dalla security ed etichettato come “player non gradito”, perdendo la possibilità di entrare in quella sala. Ritornando al discorso sulle regole, il poker è meno stringente, di conseguenza permette ai giocatori di approcciare le partite in modo differente. Non a caso, qui contano molto tecniche come i bluff e la cosiddetta “poker face”.
Una questione di creatività
Come anticipato poco sopra, se da un lato il blackjack è un gioco con dei confini precisi e spesso invalicabili, dall’altro lato il poker concede ai giocatori una maggiore creatività. In altre parole, spesso non vince il più bravo, ma il giocatore che sa adattarsi meglio alla partita, mano dopo mano, carta dopo carta, puntata dopo puntata. Per questo motivo, non basta conoscere le regole del poker per essere dei campioni, ma bisogna anche collezionare una grande esperienza al tavolo verde.
Ovviamente questo fattore dipende da un elemento cruciale: nel poker i giocatori si scontrano con altri giocatori, mentre nel blackjack ci si deve confrontare con il dealer. In altre parole, il poker è un gioco di strategia e soprattutto di psicologia, ma legato anche ad una dose di improvvisazione notevole. In sintesi, bisogna essere abili e sfruttare le proprie carte, cercando anche di intuire le mosse e la mano degli avversari.
Una questione di competizione
Il fatto di doversi confrontare con il dealer rende il blackjack un gioco sì competitivo, ma non in maniera esasperante. Al contrario, il poker è un gioco che vive costantemente di emozioni contrastanti, dove può capitare di tutto, proprio perché si scontrano fra loro diversi giocatori, ognuno con le proprie strategie. Non a caso, quando si parla di gambling competitivo, si fa riferimento soprattutto al poker e alle sue diverse varianti, dal Texas Hold’Em fino ad arrivare all’Omaha.
Prima di concludere, c’è un’ulteriore precisazione da fare. Il poker non è un gioco adatto per chi non riesce a tollerare la pressione, dato che richiede molto autocontrollo.