Una filiera agroalimentare più corta e sostenibile, ma anche polarizzata tra gli acquisti etico-salutistici e la caccia allo sconto, in una geografia demografica in evoluzione sotto gli effetti dello smart- e south-working. È l’istantanea scattata da Ismea – e analizzata nell’ultimo numero de L’Informatore Agrario – dell’impatto del Covid-19 sui modelli di consumo agroalimentari in Italia, tra accelerazioni di processi già in atto e nuovi trend imposti dalle restrizioni dovute alla pandemia.