ROMA – La storia dell’automobile è costellata di eccellenze italiane in ogni reparto dell’industria e quando si parla di cerchi in lega per le competizioni motorsport e mondo dell’aftermarket, poche realtà possono vantare il medesimo prestigio, utili, longevità e partner commerciali della OZ Racing con sede a San Martino di Lupari.
Fondata nel 1971 nel retro di una stazione di servizio da Silvano Oselladore e Pietro Zen (da qui le iniziali OZ) l’azienda veneta ha appena festeggiato i suoi primi cinquant’anni di attività coronando nel migliore dei modi il fatturato record ottenuto nel 2020: “Un successo cercato da tutti i punti di vista e frutto di una strategia avviata nel 2002 che ha completamente ristrutturato l’azienda donandole, tra le varie abilità, quella di reagire molto rapidamente ai cambiamenti”. Le parole di Claudio Bernoni, presidente e amministratore delegato del gru ppo Oz Spa, si riferiscono ad un’operatività basta sul modello Toyota e definita in gergo lean (inglese per snello, magro, tirato), che la OZ Racing ha scelto di adottare utilizzando consulenti esterni per agevolare la transizione: “Essendo sinergico ad un cambio di passo radicale, il nuovo approccio ha richiesto enormi sforzi sincroni, coesione collettiva di lungo corso ed una profonda revisione della mentalità di lavoro in ogni reparto che a volte, è risultata incompatibile con le abitudini dei manager. L’approccio permette di ottenere un organigramma più piatto abbattendo molti livelli piramidali. Così il lavoro sul campo aumenta per tutti – rivela l’AD – e perché il sistema funzioni, la dirigenza dev’essere pienamente coinvolta nel quotidiano. Ritengo che se avessimo operato in modo tradizionale senza sviluppare adeguate capacità di reazione attraverso il metodo lean, certi risultati economici sarebbero stati irraggiungibili”.


I numeri della OZ Racing rispecchiano le riflessioni del suo storico presidente e le ambizioni di una proprietà che ha sempre reinvestito sull’innovazione. Oggi l’azienda impiega 250 dipendenti con tre quarti della forza lavoro in’Italia e sin dall’inizio del nuovo millennio occupa una posizione di assoluto rilievo – per non dire completamente dominante – nel panorama del motorsport globale. La OZ Racing fornisce infatti i suoi cerchi forgiati in alluminio o magnesio ad ogni team del mondiale Rally dal 2000, a sette squadre di F1 su dieci (Ferrari inclusa) dal 2010 e ad ogni singola monoposto di Formula-E sin dall’incipit della competizione. “I grandi nome del settore scelgono noi perché siamo creativi, efficienti e rapidi nell’esaudire le loro richieste – sottolinea Bernoni – ma ci tengo a specificare che non regaliamo i nostri cerchi a nessuno. Il mondo delle corse è certamente un’ottima vetrina ed utile per sviluppare il prodotto, ma il reparto racing deve comunque portare i giusti utili all’azienda”.


Nei bilanci della OZ Racing, le forniture motorsport arrivano a massimo il 15 percento circa del fatturato e se la pandemia ha portato ad una leggera contrazione (nell’ordine dell’1-2 percento) negli ordini a causa del minor numero di gare disputate, il reparto after market – che ha sempre rappresentato il business principale dell’azienda – ha ampiamento compensato alla lieve diminuzione con un boom di acquisti: “Si sono verificate circostanza straordinarie che hanno praticamente bloccato l’acquisto del nuovo e di conseguenza, le persone hanno scelto di spendere di più per migliorare ciò che già possedevano” spiega Bernoni prima di approfondire come Germania, USA e Giappone siano i mercati di riferimento per i cerchi OZ seguiti dall’Italia in cui l’azienda registra il 20 per cento delle vendite.
Altri rami di eccellenza della OZ Racing sono infine gli impianti diretti progettati ad hoc per alcune supercar stradali prodotte da Ferrari, McLaren, Aston Martin e soprattutto, un know how ai vertici del settore per quanto concerne le nuove frontiere della mobilità elettrificata. Reparto in cui l’azienda veneta ha già accumulato sei anni di esperienza in qualità di forniture unico per la Formula-E proponendo efficaci soluzioni – e avanguardistici brevetti – mirati ad ottimizzare le performance EV in termini di design, fluidità aerodinamica e recupero energetico in frenata.
Fonte www.repubblica.it