Serie A e Premier League accomunate dallo stesso destino: allenatori pronti con la valigia. E sostituti pronti a subentrare. Dopo il caldo di Ferragosto anche le panchine di alcuni mister sono già “bollenti”
E’ iniziata da sole due giornate la Premier League. E’ iniziato dall’altro ieri il campionato italiano di calcio. Fino a qui siamo tutti d’accordo!. Ma perchè bisogna partire da questi due scontati dati di fatto? Fa ancora caldo, molto caldo. In molti sono ancora in vacanza. Eppure sia in Inghilterra che in Italia già si parla di panchine traballanti. O meglio, di fantasmi-allenatori, che lentamente assumono forme umane. Se cio’ non avvenisse, allora che senso avrebbe parlare dello sport più amato al mondo? Il calcio appunto. In Inghilterra lo Special One Josè Mourinho è sempre più in rotta con il Manchester United, squadra tra le più forti e costose d’Europa (l’anno scorso aveva capitale giocatori di 600 milioni!). Il Mou è in polemica con i Red Devils, non è felice dell’ultima campagna acquisti, non sopporta Pogba da un mese campione del mondo. Cosa succederà? Zinedine Zidane con tre Champions League consecutive nel suo curriculum si è liberato dal Real Madrid. E, siccome la panchina della nazionale francese è occupata dal fresco campione del mondo Didier Deshamps, la destinazione United potrebbe essere una certezza. Anche perchè la squadra inglese puo’ garantire ingaggi faraonici. E addirittura più di qualche voce vedrebbe un rientro del Mou in Italia. Dove non si sa. Per ora. Un altro mister libero è Antonio Conte che in due anni al Chlelsea ha vinto due trofeo (Premier e Coppa d’Inghilterra). Non è una novità che il tecnico pugliese sia molto ambito a Milano, sponda rossonera. E lui una panchina di prestigio riesce sempre a gestirla, sa comandare il gruppo e non ha alcun timore delle grandi sfide. In pieno agosto già si parla di panchine a rischio. Non è troppo presto? Nel nostro calcio No. Altrimenti di cosa parleremo?